Sunday, December 05, 2004

Nostra compagna clandestina



Uno sguardo dell'immagine
è un colpo d'occhio della libertà,
che ci fa segno.
Essa dice: "Vieni avanti!"
(Günter Wohlfart)

La compagna clandestina di Marcel Duchamp è stata come noto un'opera, ovvero l'installazione che segretamente architettò per un ventennio, e che vide la luce solo a babbo morto.



Lasciò, oltre ai dipinti, perfino i materiali per la costruzione: una vecchia porta di legno, mattoni, velluto, legno, cuoio teso su una struttura di metallo, ramoscelli, alluminio, ferro, vetroplexigas, linoleum, cotone, luci elettriche, lampada a gas, motore ecc...
L' opera venne quindi installata ed esposta, ed è tutt'ora "visibile" (forse) al pubblico al Museo d'arte contemporanea di Philadelphia.
Il titolo per esteso recita:

Étant donnés: 1) la chute d'eau 2) le gaz d'éclairage,
ovvero
Essendo dati: 1) la cascata-chiusa d'acqua 2) il gas illuminante

Un capolavoro di ingegneria, un apparecchio per sbirciare immagini.
Una vecchia porta di legno massiccio fa da entrata ad un vano, che a sua volta, fa da appendice ad un'altra stanza con una specie di finestra.

Al di là dell'apertura del muro, distesa su un mucchio di ramoscelli, si intravede una donna nuda: regge con un braccio una piccola lampada a gas accesa, mentre sullo sfondo illuminato da una luce fioca, si delinea una visione esatta e reale di un suggestivo paesaggio naturalistico.
una buona animazione in flash di come funziona l'ambaradan allo sguardo è qui

Nell'Etant donnés ciò che è più in vista è la vulva della figura sdraiata, il vuoto dell'orifizio spalancato. Per il resto, si notano una collina coperta di boschi, uno specchio d' acqua, una cascata animata da luccicanti flutti e ribollente schiuma, e sotto un cielo azzurro punteggiato da qualche nuvola, risplendono alla luce del solei suoi riflessi argentati.
Progettata da Duchamp per essere esposta dopo la sua morte, l' Etant donnés vive dopo la morte
dell'autore-celibe, al di là della 'fucina di vulcano' e nel tempo dello sguardo.
Franco Speroni (Spioni?)
Capolavoro nel capolavoro, le istruzioni di montaggio che lasciò ai posteri, una sorta di biglietto lasciato prima di non-partire. Dobbiamo a Jean Francois Lyotard il merito di aver ricostruito il proscenio dell'opera. Un giorno di questi ve le scansisco e ve le metto qui.
Per ora vi bastino queste poche righe:

Tu mi risparmi d'essere
testimone antico e recente
delle istruzioni lette attentamente.
Non un cablaggio non una connessione.

Per la cronaca, pare che comunque la signorina più immorta che lata in Essendo dati ... non glie l'abbia data. "Manco morta?"
Manca signorina, manca.
Da parte sua, serafico, per tutta risposta e sgranando i giorni di quel suo involontario ventennio macchinista, Duchamp continuava a ripetersi:

«D'altronde sono sempre gli altri a morire»

non-vergata da ---gallizio
senza colpo ferire, e senza data

Colleghi trascurati

Alcuni colleghi mi hanno fatto notare, anche un po' seccati, che l'immagine scelta per il panorama di Etant donnés non consente la vista della vulva. La ragione sarebbe riconducibile a una malaccorta postura del fruitore (?) che ne oblitera, giuoco forza, la visione.

Non ho parole...



Rimedio, ma non concedo.

"malgré nous" par ---gallizio
nell'era gallizia della primizia

Friday, October 08, 2004

"Che c'e' da guardare?"

Milano, novembre 2004. Manifesto con tanto di commento di benpensante:





"we wouldn't have to go into the details..."

spretato da ---gallizio
nell'era vulvica conica